Palazzetto Homodei – Marinoni -Via Rasica 8 -Tirano, Sondrio – Costruito nel 1576 – Proprietà privata di Gianluigi Garbellini e Natalina Valli
Notifica n. 271 del 17 aprile 1979
Fu costruito da Gian Maria del nobile casato degli Homodei come sua dimora a pochi passi dal santuario della Madonna di Tirano, di cui fu deputato sul finire del XVI sec. Vedova e senza figli, nel 1623 Ursula cedette i suoi beni alla nipote Lucrezia Homodei, la quale fece poi vendita ai fratelli Giovan Pietro e Giovan Battista Marinoni. Quest’ultimo, prete nel 1624, rettore del santuario e poi prevosto di Tirano nei turbolenti anni delle guerre di Valtellina, nel 1638 si ritirò nel palazzetto già Homodei, dove visse fino alla morte il 24 gennaio 1656. Per sua volontà testamentaria, il palazzetto con gli annessi terreni passò al santuario della Madonna di Tirano e quindi al Comune di Tirano, proprietario della chiesa mariana. I deputati alla amministrazione del santuario ne fecero la loro sede ufficiale con l’archivio e il “tesoro” del santuario. Nell’autunno 1798 si acquartierarono nella casa alcuni soldati francesi che nella notte del 3 novembre vi appiccarono il fuoco distruggendone il tetto e le stanze al primo piano. Il resto della casa, coperto da volte, fu preservato dai danni dell’incendio. Da allora, dopo il ripristino della copertura e dei locali del primo piano, l’immobile fu in parte dato in locazione e in parte adibito a scuola pubblica, finché il 19 gennaio 1908 fu dal Comune alienato a un privato cittadino che vi ricavò una “trattoria con alloggio”. Acquistato nel 1972, dopo il rischio di demolizione, i nuovi proprietari Gianluigi Garbellini e la consorte Natalina Valli ne curarono il completo restauro, restituendo all’edificio la perduta dignità e facendone il luogo di residenza della propria famiglia. Fonti e documenti di riferimento Accessibilità e spazi disponibili Riferimenti
Lo stemma di famiglia con le sue iniziali orna la chiave del portale in pietra verde di Tresivio del palazzetto.
Vi abitò suo figlio Giovan Pietro pittore, attivo nella decorazione della volta delle navata centrale e dei bracci del transetto del santuario e sposo nel 1601 a Ursula Marinoni – il loro stemma d’alleanza orna la volta di uno dei locali al piano rialzato.
Archivio del Comune di Tirano – Fondo Santuario della B. Vergine : registri contabili e vari documenti dei secoli XVI – XVII – XVIII – XIX e inizio del XX, tra cui il testamento di G. B. Marinoni e l’atto della presa di possesso da parte dei Deputati del Santuario.
Vari storici del Santuario. G. Garbellini, Il Palazzetto Marinoni di Madonna di Tirano, Estratto Bollettino Società Storica Valtellinese n. 53 Anno 2000 (in cui sono riportati gli estremi archivistici dei vari documenti citati).
Cortile e giardino ogni giorno dalle 9 alle 17.
Atrio e sale nel seminterrato su appuntamento.
Tel 338/6004702 – giangarb@libero.it
Come raggiungere Palazzetto Homodei – Marinoni -Via Rasica 8 -Tirano, Sondrio