Il 16 gennaio 2015 si è ufficialmente costituita la Sezione Dimore storiche della Valtellina e Valchiavenna – quale ripartizione operativa della preesistente Associazione Ville, Dimore e Corti lombarde – dalla quale si distingue per essere formata sia da proprietà private sia pubbliche.
L’iniziativa, trae spunto dalla consapevolezza che il territorio della Provincia di Sondrio (Valtellina e Valchiavenna) è costellato da un ricchissimo patrimonio storico architettonico di notevole interesse,
in gran parte monumentale e tutelato (secondo il D.Lgs. 42/2004). L’immediato riscontro tra Enti Pubblici proprietari di dimore storiche e privati ha dato vita alla convivenza di queste due realtà di detentori unite nel sostegno del patrimonio culturale, nel quale si riconoscono le radici del proprio territorio, e che si auspica possa beneficiare di un’articolata ricaduta.
I Comuni di Teglio, Chiavenna, Tirano, Morbegno e Sernio compariranno con Dimore Storiche monumentali di eccezionale interesse come Vertemate Franchi (Chiavenna), Pestalozzi (Chiavenna), Malacrida (Morbegno), Foppoli e Mazza (Tirano) a fianco delle quali vedremo architetture altrettanto interessanti come Palazzo Salis (Chiavenna), Palazzo Merizzi (Tirano), Palazzo Valenti (Talamona), Azzola-Guicciardi (Ponte in Valtellina), Parravicini Juvalta (Villa di Tirano) e tanti altri (vedi elenco) disponibili ad essere visitati secondo apposite programmazioni ed utilizzati quali sedi di eventi culturali e di diffusione.
In primo luogo l’Associazione si pone un ruolo nel territorio dove pubblico e privato riconoscono nella reciproca volontà l’elemento di sinergia, con il preciso scopo di costruire un’operazione di sostegno e di fortificazione dei propri intenti sicuramente indirizzati alla valorizzazione e conservazione del patrimonio storico.
L’art.2 dell’atto costitutivo dell’ Associazione sancisce la ricerca delle radici e della memoria: “Scopo della Associazione è la valorizzazione e la promozione della cultura; delle tradizioni e della conoscenza del patrimonio storico e culturale delle Dimore Storiche in Lombardia dichiarate con decreto ai sensi (…) del d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42. La tutela e la conoscenza delle Dimore Storiche Lombarde è finalizzata al rilancio di attività turistiche e culturali ed in generale vuole contribuire alla diffusione ed alla valorizzazione delle caratteristiche tipiche delle Dimore Storiche in Lombardia.”

Il tentativo è porre in atto quelle sinergie tese da un lato alla valorizzazione di tale patrimonio e dall’altro alla ricerca dell’individuazione di possibili canali finanziari che permettano ai proprietari di poterne sostenere la conservazione.
La prima iniziativa realizzata è stata una mostra di Fotografia storica di Architettura 1893-1940, in esposizione i materiali fotografici in originale provenienti dall’Archivio Fotografico della Soprintendenza affiancati dal contributo di alcuni privati che presteranno preziosi negativi storici su lastra di vetro. La Mostra, che ha itinerato a tappe su diversi comuni, nel periodo tra giugno e settembre ha raggiunto un con discreto successo gli intenti prefissati. Il Palazzo Malacrida ha contato circa seicento visitatori, mentre il Pestalozzi circa duecento a fronte di un’apertura solo nel fine settimana. Questi dati vanno naturalmente messi a confronto con le visite dello scorso anno, da un primo riscontro sommario con il personale di custodia volontario che ha lavorato al Malacrida giungerebbe un primo dato rassicurante che segnala un incremento delle visite rispetto allo scorso anno nello stesso periodo. Un indizio quindi che forse la strada della valorizzazione di queste straordinarie dimore con eventi ad esse collegati possono portare a una maggiore visibilità e chissà, forse anche ad intraprendere azioni rivolte al found raising per il sostegno dei costi di manutenzione, sempre oneroso, per queste realtà.
L’articolato programma della sezione ha visto in questo secondo anno di attività la messa a punto di un logo autonomo da quello dell’Associazione madre che verrà sancito dall’apposito Bando cui parteciperanno il Liceo Artistico e l’Istituto dei Geometri di Morbegno e la creazione del sito per la divulgazione dell’attività dell’Associazione e delle singole dimore, possibili location per eventi e iniziative.
Sul motto “il futuro ha un cuore antico” i membri dell’ associazione, che nasce sotto la buona stella di un’eccezionale sinergia tra pubblico e privato, si stanno quindi preparando ad un intervento di valorizzazione del patrimonio che di fatto è proprietà culturale della comunità e dove comunque quest’ultima riconosce la propria memoria collettiva.

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